15 dicembre, ore 10e15
Il sole picchia forte nella mia stanza e io non ho tende.
Ancora qualche minuto, ti prego.
Una doccia basterà, saprò mettermi al lavoro.
Friday, 15 December 2006
Monday, 25 September 2006
"Und wenn du lange in einen Abgrund blickst, blickt der Abgrund auch in dich hinein...
E quando guardi nell'abisso, anche l'abisso ti guarda a sua volta..."
Friederich Nietzsche - Aforisma 146
Ma che c'entra la stranota citazione del filosofo con l'immagine del gaio borgo di Vigoleno, uno dei tesori medievali che punteggiano l'Italia?
Vigoleno è uno dei borghi che compare sulla guida a cui ho lavorato dapprima entusiasta e infine dioperandomi questo inverno e questa primavera. La guida è finalmente stampata, tra le mie mani ed è ben riuscita.
Sono molto contento del risultato, anche se...
Insomma, non é che voglia vedere sempre il lato negativo delle cose ma, pur nella soddisfazione generale, speravo che la pubblicazione mi avrebbe donato uno sguardo diverso sui miei stessi disegni.
E invece, come l'abisso nietzschiano, sono loro a fissarmi.
Sono esattamente gli stessi: alcuni belli, alcuni meno, ma sopratutto nudi.
Non mi pare che caschino al loro posto, sorprendendomi con l'emozione che mi coglie quando tolgo una mascheratura da un disegno o da un modellino, rivelandosi improvvisamente perfettamente inseriti nel quadro generale.
Sono esattamente come li ho visti centinaia di volte nei mesi scorsi, arrivando ad averne abbastanza di loro.
Ad ogni modo, il lavoro è stato fatto bene e se mi hanno lasciato l'onore della copertina vuol dire che piacciono.
"Mission: accomplished".
Spero di beccare una recensione del volume prima o poi, anche una stroncatura, è un battesimo di cui sento il bisogno...
adesso però devo pensare ad altri disegni, sopratutto a quelli di una certa nostra amica...
Friederich Nietzsche - Aforisma 146
Ma che c'entra la stranota citazione del filosofo con l'immagine del gaio borgo di Vigoleno, uno dei tesori medievali che punteggiano l'Italia?
Vigoleno è uno dei borghi che compare sulla guida a cui ho lavorato dapprima entusiasta e infine dioperandomi questo inverno e questa primavera. La guida è finalmente stampata, tra le mie mani ed è ben riuscita.
Sono molto contento del risultato, anche se...
Insomma, non é che voglia vedere sempre il lato negativo delle cose ma, pur nella soddisfazione generale, speravo che la pubblicazione mi avrebbe donato uno sguardo diverso sui miei stessi disegni.
E invece, come l'abisso nietzschiano, sono loro a fissarmi.
Sono esattamente gli stessi: alcuni belli, alcuni meno, ma sopratutto nudi.
Non mi pare che caschino al loro posto, sorprendendomi con l'emozione che mi coglie quando tolgo una mascheratura da un disegno o da un modellino, rivelandosi improvvisamente perfettamente inseriti nel quadro generale.
Sono esattamente come li ho visti centinaia di volte nei mesi scorsi, arrivando ad averne abbastanza di loro.
Ad ogni modo, il lavoro è stato fatto bene e se mi hanno lasciato l'onore della copertina vuol dire che piacciono.
"Mission: accomplished".
Spero di beccare una recensione del volume prima o poi, anche una stroncatura, è un battesimo di cui sento il bisogno...
adesso però devo pensare ad altri disegni, sopratutto a quelli di una certa nostra amica...
Sunday, 24 September 2006
Sono in Ritardo!
Come diceva il bianconiglio e come sperate sempre che NON dica la vostra ragazza...
Se non temessi di essere scambiato per un emulatore del pilota Valentino Rossi(TM) negli spot per Fastweb(TM) comincerei con un elenco dei miei storici ritardi, a scuola, alle riunioni in oratorio (sì, oratorio, e mi davo pure da fare!).
E ora mi pare di essere in ritardo con la vita stessa.
26 anni (quasi, tra un mese) e non ho un lavoro fisso, non ho praticamente risparmi, se non quelli che sto mettendo nella mia decisione di lasciare nuovamente l'Italia per il Belgio e ancora non sono riuscito a fare passi significativi per arrivare dove volevo.
Se poi penso che Orson Welles alla mia età stava girando "Quarto Potere".... aaaaargh!
Ma non vorrei demprimermi/vi.
E che tutto questo ha il sapore dell'occasione persa, dell tempo sprecato etc.
E torno sempre lì.
È come se non stessi assolutamente facendo nulla della mia vita. Come se continuassi a sprecare le cartucce mirando a caso.
Ieri sera avrei voluto vederli tutti, i miei amici, ma mi sono svegliato tardi nell'avvisarli.
Risultato? Non sono riuscito a vedere nessuno, l'unico che usciva, Alessandro, uno dei tanti, quello dei fumetti porno, è uscito tardi ed io mi ero portato sul luogo dell'appuntaento con un tale anticipo da perdere la voglia di aspettare dopo i primi 40 minuti.
Ma non posso lamentarmi con nessun'altri che me.
Ora sto cercando, in ritardo, di recuperare. Cercando di raggiungere tutti con un'ultima e-mail o con una telefonata.
Anybody?
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gianmaria caschetto,
ritardi
Wednesday, 2 August 2006
.com
Come mi sento indietro.
A pate questo misero blog, non ho un mio spazio sul world wide web.
A ben vedere però, questa "rete vasta come il mondo", ha maglie decisamente larghe in molte zone del globo terracqueo (su questo ed altri aspetti della infopoverty del digital divide scrivete a Chiara Righi di Fa La Cosa Giusta).
Una volta acquisita la cittadinanza internet si resta largamente sconosciuti a centinaia di milioni di persone.
Tutta questa tirata per dire che sono invidioso di Alessandro Minoggi e del suo bellissimo sito.
Però ringrazio l'amico Panda per avermi fatto comparire così tante volte sulle foto che corredano la sua pagina web.
Friday, 28 July 2006
All Is Full of Love
Verrebbe da chiederselo, scegliendo la forma interrogativa "Is all full of love?".
Perché non sembra.
Anzi, sembra che sia tutto colmo d'odio e paura.
Ma non sono qui per parlare di come l'umanità si autodistruggerà, sono qui per scrivere di come procedono i miei lavori.
Lentamente!
E' una novità? Certo che no!
Ho impiegato il giorno per trovare il design di un robot che fosse un parente di quello nella foto qui sopra (e andatevi a vere il video, mi raccomando, basta cliccare sul titolo del post), incrociato con qualche cosa di Osamu Tezuka.
Ho cercato anche immagini delle manga-sculture di Murakami, ma non se ne trovano molte (a meno che non ci si voglia avventurare nel suo sito personale disponibile solo in giapponese -ma ho il terrore che uno degli indecifrabili hyperlink una volta cliccato inneschi la distruzione del mondo).
Questo robot comparirà in UNA e una sola vignetta del fumetto Laura che sto realizzando cn Alessandro Ferrari.
Ma ho deciso di usare l'immagine anche nel quadro che Luisa mi ha chesto, ovviamente con le dovute modifiche.
Baci a tutti.
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Wednesday, 26 July 2006
Lavori in corso
Mi tocca anche oggi di disegnare una piazza...
Sai che voglia...
Comunque, un ultimo fottuto layout per gli amici Alessandro e Alessia, poi basta, che va bene fare favori, ma non posso nemmeno lavorare per un mese gratis (starò mica diventando venale?)!
Comunque dopo un centinaio di disegni buoni o meno buoni di scorci, strade, piazze, vie, per un progetto (hallelujah) finito, eccomi tornare al disegno di una piazza italiana.
Comunque, avrò di che distrarmi poi.
Luisa Roncari è la sorella di Giuseppe Roncari; li ho conosciuti molti anni fa e non sapevo che conoscerli avrebbe portato ENORMI CONSEGUENZE nella mia vita.
Per questo gli sono grato.
Luisa mi ha commissionato un quadro.
Uno grosso. Di almeno 160x100cm.
Non so ancora dove mi metterò a realizzarlo.
Non so nemmeno che ci disegnerò dentro, precisamente.
Ma ho deciso di utilizzare la mio metodo di "ispirazione forzata".
Basta prendere un mucchio di schizzi sui quali non si è più tornati e se ne fanno di nuovi sulla base delle pagine di sceneggiatura su cui ancora non avevo lavorato.
Li si lavora fino a che non si ottiene uno stile omogeneo e si giustappongono in una composizione che dia una vaga idea di senso.
Si spera che nel processo si raggiungano delle idee un po' più consistenti e poi ci si allontana per vedere se siamo dalle parti dell'opera (un oggetto estetico che genera interpretazioni) o del murale (la versione gonfiata e pretenziosa degli scarabocchi che faccio al telefono).
Cosa fare in questo secondo caso non lo so.
Probabilmente, si strappa e si ricomincia daccapo.
PS (luglio 2009):
Del quadro non se ne é fatto più niente.
Non avevo una tela abbastanza grande e non potevo commissionarne una.
Non avevo idee e meno voglia ancora.
Scusa luisa
Sai che voglia...
Comunque, un ultimo fottuto layout per gli amici Alessandro e Alessia, poi basta, che va bene fare favori, ma non posso nemmeno lavorare per un mese gratis (starò mica diventando venale?)!
Comunque dopo un centinaio di disegni buoni o meno buoni di scorci, strade, piazze, vie, per un progetto (hallelujah) finito, eccomi tornare al disegno di una piazza italiana.
Comunque, avrò di che distrarmi poi.
Luisa Roncari è la sorella di Giuseppe Roncari; li ho conosciuti molti anni fa e non sapevo che conoscerli avrebbe portato ENORMI CONSEGUENZE nella mia vita.
Per questo gli sono grato.
Luisa mi ha commissionato un quadro.
Uno grosso. Di almeno 160x100cm.
Non so ancora dove mi metterò a realizzarlo.
Non so nemmeno che ci disegnerò dentro, precisamente.
Ma ho deciso di utilizzare la mio metodo di "ispirazione forzata".
Basta prendere un mucchio di schizzi sui quali non si è più tornati e se ne fanno di nuovi sulla base delle pagine di sceneggiatura su cui ancora non avevo lavorato.
Li si lavora fino a che non si ottiene uno stile omogeneo e si giustappongono in una composizione che dia una vaga idea di senso.
Si spera che nel processo si raggiungano delle idee un po' più consistenti e poi ci si allontana per vedere se siamo dalle parti dell'opera (un oggetto estetico che genera interpretazioni) o del murale (la versione gonfiata e pretenziosa degli scarabocchi che faccio al telefono).
Cosa fare in questo secondo caso non lo so.
Probabilmente, si strappa e si ricomincia daccapo.
PS (luglio 2009):
Del quadro non se ne é fatto più niente.
Non avevo una tela abbastanza grande e non potevo commissionarne una.
Non avevo idee e meno voglia ancora.
Scusa luisa
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art,
Beppe Roncari,
Luisa Roncari
Tuesday, 11 July 2006
Prendendo le distanze
Mi piace usare Google Earth.
Spesso solo per cercare luoghi e strade che conosco bene, come quella di casa.
Forse per controllare che siano lì, sulla mappa, nella realtà e non solo nella mia testa.
A volte mi occorre solo poter immaginare come apparirà un luogo verso il quale sono diretto.
Lo trovo meraviglioso anche quando i tempi di risposta sono lenti o qiando manca il necessario dettaglio in alcune zone.
Rispetto solo a quello che potevamo fare due lustri fa é sbalorditivo.
Da bambino l'immagine una linea rossa che univa punti su di una mappa geografica apparteneva unicamente ai film di Indiana Jones. Oggi un qualsiasi sitema di navigazione ci presenta mappe in prospettiva che si prendono anche il disturbo di indicarci il prossimo distributore.
Ma dopo aver ammirato con un misto di infantile stupore e matura paranoia l'immagine del mio quartiere ripresa con impressinante nitore da un satellite lontano kilometri (con la "k"?!?) quel che mi piace fare è allargare lo zoom e collegare i diversi punti tra loro in una scala nazionale, continentale, planetaria.
Oggi vorrei fare così. Osservare da lontano la mia vita e collegare i puntini con un filo rosso.
Da settimane, mesi mi chiedo che ci sto a fare qui. Come ci sono arrivato e perché?
Perché le mie frustrazioni? Per le mie scelte? E allora, perché QUELLE scelte e non altre?
E' necessario recuperare il quadro d'insieme.
Non ho scritto una sola riga sul lavoro appena finito per Alessandro. Alcuni Layout.
Magari potrò pubblicarli qui sul blog. Non sono stati un granché, temo.
Sono le 2,30 di notte. Vado a nanna.
Ma riprenderò da qui.
Buona notte.
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