Wednesday 24 February 2010

Limbo morale



Che non è una zona franca della coscienza.
È proprio un gioco: per quanto uno abbassi l'asticella delle aspettative, c'è sempre chi riesce a passarci sotto.

(ringrazio di cuore Paolo Luti, alias Luthor, la battuta è sua)

La sindrome di Stendhal


Si dice che colpisca i viaggiatori incauti che, visitando luoghi ricchi di capolavori dell'arte, cadono in preda ad una sorta di delirio con vertigini e spaesamento.

Il nome lo deve allo scrittore francese che, come molti, reputa l'Italia il luogo principe in cui si può essere colti da questo "raptus": i monumenti, i quadri, le bellissime chiese. Tutto in un paese relativamente piccolo.
Sembra tuttavia che gli italiani ne siano immuni.

Ma cosa succede quando si manca dall'Italia per un lungo periodo?
E cosa succede se chi torna viene sommerso dal malcostume, dalla corruzione, la strafottenza, il lerciume, la cafonaggine?

A me sta venendo la sindrome di Stendhal al rovescio.



PS: volevo mettere un link a una notizia che facesse capire a cosa mi riferisco. Mi accorgo che basta andare sulla homepage di un qualsiasi quotidiano.

Monday 22 February 2010

22 febbraio


Fa che io serva solo a me stessa,
fa di me un arco dello spirito,
fa che io non sia più rupe ma acqua e cielo,


fa che io non sia una piramide ma clessidra per essere capovolta,
che io non sia un oggetto ma un’estensione,
che io non sia una pietra miliare dell’uomo ma della sua natura
fa che io non sia una vistosa virtù ma un oscuro grembo,
fa che io non sia un peso ma una bilancia,
che io non serva come una moneta per comodità pratiche,
che io non resti nelle tre dimensioni dove si nasconde la morte,
fa che io sia l’insondabile architettura per raggiungere l’universale.


Arturo Marini

Friday 19 February 2010

La Bugia


Alla fine l'ho capita.

Ci ho messo, quanto, Sei anni? No direi dieci anni. Mi ci sono voluti una laurea, 5 traslochi, quattro lavori, un matrimonio, un figlio e i miei mal di testa e mal di pancia di oggi.

Che la risposta non è su Google.
Probabilmente la risposta non è da nessuna parte. Non nel prossimo film, o alla prossima puntata. Non nell'ultima sigaretta o nell'ultima notizia.

Forse la mia non era una dipendenza, ma una sete che non può essere spenta.

Chi reagisce? Chi posta un commento? Chi ha aggiornato il blog? Ci sono updates? Nuovi Uploads? Quando sarà disponibile il prossimo episodio di LOST?

E così via.

Ma internet non ha alcuna risposta da dare! Così come nessun libro ha la risposta(capisco ora il successo di un libro-fuffa come The Secret).

Mi sono posto per ANNI di fronte prima alla TV, poi alla radio, ora a internet come di fronte all'oracolo. In attesa che arrivasse LA PAROLA.

Ricordo che quando ero piccolo questo sentimento procedeva a spanne più lunghe,eppure ricordo distintamente di quando pisciavo nel vespasiano del cesso dei maschi, in via Boifava e mi accorgevo che ero sempre in attesa. Del propssimo film, della prossima figata, del prossimo natale per avere giocattoli.
Waiting for the NEXT BIG THING.

Eppure le uniche vere soddisfazioni le hai quando FAI una cosa. Quando la porti a termine.
Il primo orgasmo, la maturità. Un lavoro finito e pubblicato. Mio figlio. Solo allora ho avuto attimi in cui capivo chi ero.

Il lavoro che ti ci porta, a quella realizzazione, non è mai piacevole. Nno ti ci poi indulgere come quando passivamente ti metti di fronte all'utima puntata di LOST.

Ma non è questo il punto.

Sono certo che a parlare è anche il peso del senso di colpa che chi è cresciuto cattolico non riesce a scrollarsi di dosso se non lottando a mani nude con l'angelo.

Vuol dire che non andrò più su Youtube?
Certo che no. Se mi serve. Se sarà Youtube a venire da me.
Continuerò a leggere libri perchè è una delle cose più belle del mondo e niente mi darà mai più piacere di un bel fumetto da sfogliare all'infinito.

Ma non cercherò più le risposte.
Le darò.

Solo... peccato di non esserci arrivato prima.
In fondo non è molto saggio fidarsi degli oracoli che predicono cose meno gravi del patricidio o l'incesto. E anche di quelli in fondo sarebbe meglio fare a meno.


Cambiando discorso. Devo imparare a disegnare gli abiti in pelle.
Alla ricerca di riferimenti sono incappato in questo illustratore.
Si chiama Mike Mayhew
Molto commerciale e patinato, ma alcune cose le fa proprio bene. Fa rimpiagere l'Alex Ross che fu, prima che si desse agli steroidi (stessa cosa capitata al grande Claudio Castellini) e disegna Mystica degli X-Men da dio...

Tuesday 16 February 2010

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Monday 15 February 2010

Colonne Sonore, ovvero: il piacere di scrivere




Per qualche strano motivo sono recentemente uscito dalla mia apatia telematica e ho ripreso a scrivere a più riprese su un forum internettaro dedicato ad una delle categorie musicali più nerd che esistano: la musica da film.

Devo dire che il forum (legato al sito colonnesonore.net) è un'isola felice difficilmente paragonabile ad altri luoghi di discussione on-line.
Sarà che con molti degli utenti ci si conosce di persona.
Sarà che il numero di utenti effettivamente attivi sul forum è relativamente piccolo.
Sarà che spesso si è accomunati da gusti simili, ma non conosco un'altro sito che visito più volentieri alla ricerca di nuovi interventi. C'è una ponderatezza negli interventi, una attenzione nella scelta delle parole, una competenza da parte di chi scrive e un rispetto reciproco, che mi inorgoglisco ogni volta.

Nelle ultime settimane mi sono prodotto in "post" piuttosto lunghi, a dire la verità più per il piacere di scrivere che per altro.

Dopo quattro anni lontano dall'Italia avevo il timore di non padroneggiare la sintassi o la grammatica.

Tuesday 9 February 2010

Me, lamentandomi.


È una vita che faccio elenchi delle cose che vorrei fare.
Ma non concludo nulla.
Ascoltavo oggi una canzone di Daniele Silvestri. Avete presente quando una canzone trovata a caso sembra fotografare PERFETTAMENTE il vostro stato d’animo ? (molto ha a che fare con la nostra disponibilità a volerci ritrovare in quelle parole, lo ammetto, ma comunque…)

Cazzo sono un idiota
ma come ho fatto a non accorgermi prima
dovevo proprio avere gli occhi bendati
per non vedere tutti i giorni passati, sprecati, buttati
consacrati al niente
a quel continuo trastullarsi della mente
escogitando ogni nuovo espediente
per ripromettermi sempre la mattina seguente
la stessa carota
Cazzo sono un idiota
ma come ho fatto a non accorgermi in tempo
che il mondo intorno si stava trasformando
mentre invecchiavo non mi stava aspettando
del resto lui non ha mai atteso nessuno
non sono il primo che si sveglia in ritardo, tossendo
nel fumo di un locale notturno
tavoli da biliardo e il cantante di turno
che giudico già da una nota

Sono un idiota
ma come ho fatto a non sentire i messaggi
quelli che i saggi hanno voluto lasciare
e che non erano bottiglie nel mare
ma storie, canzoni, dipinti, parole
anche se non le ho mai trovate da sole
ma come ho fatto a non distinguerle al volo
non mi consolo pensando al domani
se adesso sul piano le mani le muovo
ma la testa è vuota.

Tardi, tardi, tardi, è troppo tardi
e non mi bastano i ricordi
quando si diventa sordi
l'emozione non si sente più

Tardi, tardi, tardi è troppo tardi
ci sono stati troppi sprechi
quando si diventa ciechi
la passione non si trova più.

Cazzo sono un idiota
ho dato il tempo al cuore di consumarsi
ma come mai la mia coscienza dormiva?
è la catarsi, quella televisiva
che ti libera e priva delle tue preoccupazioni
e delle tue riflessioni se non ti sai dominare
e non ci sono istruzioni da usare
sono solo evasioni
non si prevedono istruzioni per l'uso.
Cazzo sono deluso
e mi vergogno di ogni fiamma che ho spento
del primo fuoco che mi bruciava nel cuore
e non è vero che non era il momento,
che c'è sempre del tempo
e che la fiamma non muore, no
non è vero se ora quello che sento
è poco più di un tepore
e non mi basta pensare al domani
se ho le mani piene di penne, carta, colori
ma la testa è vuota.

Tardi, tardi, tardi, è troppo tardi
e non mi bastano i ricordi
quando si diventa sordi
l'emozione non si sente più
Tardi, tardi, tardi è troppo tardi
ci sono stati troppi sprechi
quando si diventa ciechi
la passione non si trova più.

Cazzo sono un idiota
ma come ho fatto a non capire che i danni
li avrei pagati tutti pesantemente
chi mi ha insegnato a dire sempre "la gente"
a pensarmi differente
a chiamarmi fuori
come se non facessi anch'io quegli errori, gli stessi
peggiori perfino se guardo al mio ruolo
che sono solo un passeggero del volo
e mi credevo pilota.


Ho quasi trent’anni e mi sono accorto che non sono dove voglio.
Ho una moglie che amo e un figlio stupendo. Non ho problemi di salute o di soldi. Ho la libertà (o almeno credo) (forse non ne faccio granché, ma ce l’ho, ecco)
Ma non è questo il punto. Non è questa la posta in gioco. La posta in gioco sono i miei sogni. Ho sempre avuto un sogno. Chiaro. Definito. Ho sempre Saputo dove volevo andare.
Solo che non ci sono andato.
Ok, non voglio essere fumoso.
Io volevo essere un artista. Un disegnatore di fumetti, oppure un costumista o scenografo teatrale, oppure fare storyboard per film. Oppure fare illustrazioni per libri (mi do delle opzioni, e allora? Sono mica pirla).
Oggi non sono niente di tutto questo (solo un po’ illustratore).
Ho un sacco di idee nel cassetto. Ho passato ANNI a fantasticare di cosa sarebbe successo quando le avrei tirate fuori. Quando qualcuno avrebbe letto o visto i miei fumetti o le produzioni a cui avrei collaborato.
Non è successo.
E adesso non so che fare.
Non riesco più a godermi un film, un fumetto o un libro, perché non sono io ad averli fatti/scritti.
Ho un’invidia rognosa nei confronti di tutti : mio fratello Maurizio oggi intervista compositori di colonne Sonore. Alessandro e Alessandro lavorano per editori scrivendo e disengando, fanno libri o fanno quadri. Micol scala le classifiche scrivendo le sue storie piene di cuoricini e cose vere.

Io niente.