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Friday, 28 May 2021

Zibaldone (Part 6)


It's nice to be working again on something, with two of my favourite collaborators, no less: Fulvio Vanacore and Don Vitalski.

If one of the fellows in the first picture looks familiar, that is absolutely intentional.

(I think I'll soon write a post about him)



In the mentime, professor Lasson is back, but he's not having fun apparenlty.



In this new adventure he already risked getting mauled by a wild animal, drowned in a river and impaled in a booby-trab

Monday, 4 November 2013

Galerij Van Blerck

Random snapahots taken while setting up the "Studio Vitalski Exposeert" exhibit.

I wasn't there for the opening or any of the followong days due to a nasty flu, so these photos were forgotten for a while on my mobile...







Monday, 7 January 2013

Pierre Lasson en ik

Al een tijdje bezoek ik Pierre Lasson, professor in de mensenkunde.

Kan niet zeggen dat ik hem goed ken, zijn biografie is mij bijna volledig onbekend, en zoals cabaretier Paolo Rossi vele jaren geleden heeft geschreven, om iemand echt te kennen moet je hem beslapen, en daarom blijft de professor, als stripfiguur, onkenbaar.

Tegelijkertijd ben ik een van zijn avonturen aan het tekenen en zo is een speciale en persoonlijke verhouding geboren.

Geholpen door het feit dat zijn schepper, Vitalski, het scenario naar mij stuurt, een of twee pagina per keer, is het moeilijk de gedachten, acties en reacties van Pierre Lasson te anticiperen.



Hij is bijna ongrijpbaar, niet te beschrijven met weinig, bijvoeglijke en consequente adjectieven.

Maar wel, en misschien net daarom, heeft Vitalski de professor uitgerust met een zeer herkenbare uiterlijk (Vitalski heeft toegegeven dat hij zich door Mickey Mouse liet inspireren).


Vitalski heeft hem beschreven als "pedant", een kwaliteit van trouwens wel meer stripfiguren, die vaak in woorden de acties vaststellen die ze doen, maar ik vind hem vol tegenstrijdigheden en raadselachtig.



Is hij echt een vooraanstaand professor wiens dandy kledingstijl wordt vergeven op basis van zijn autoriteit, of een charlatan die boogt op titels die hij niet heeft (immers, zijn enige leerling is een aap)?



Hij woont in een academische, intellectuele, top-tot-teen mentale wereld, en lijkt niet geïnteresseerd te zijn in de geneugten van het vlees, maar in het boek "Het vrouweneiland” zijn wij getuige van de ontwikkeling van een onweerstaanbare verslaving aan muntblaadjes (ook al is het resultaat van zijn ontwenningsverschijnselen een verhoging van zijn afkeer van het lichamelijke: hij verliest gewoon, het ene na het andere, al zijn lichaamsdelen tot hij een zwevende kop wordt).

Hij is een intellectueel, maar niet in staat om zijn emoties te bevatten.


In de loop van zijn avonturen over de hele wereld, onderneemt hij roekeloze acties, alleen om daarna te schreeuwen bang te zijn voor weerwolven of hoogtes.


Daarom ben ik ervan overtuigd dat Pierre Lasson niets anders is dan de mensheid zelf (of ten minste de mannelijke helft daarvan): ijdel, nieuwsgierig, laf, onzeker en toch ondernemend.


 

En wat ik geschreven heb klopt misschien niet, maar het is wel waar.*


*dit heb ik gestolen van Theo Maassen


PS: Bedankt aan Vitalski voor de correcties.

Tuesday, 12 June 2012

La Banda di Vitalski



Eccomi a ricominciare il blog per l’ennesima volta.

Che ci volete fare, nei ritagli di tempo prefersico poltrire.

Ci sarebbero un mucchio di cose che meritano un update. Tanto vale cominciare da una qualsiasi.

Domenica 3 giugno mi sono recato ad Haarlem, Paesi Bassi, in occasione delle giornate delle annuali "Giornate del Fumetto" (Stripdagen)

La particolarità è che ci sono andato in qualità di disegnatore, sedendomi per la prima volta "dall’altra parte del banchetto". Nulla di trascendentale, per carità.

Il libro "Het Vrouweneiland" ha venduto poche copie dalla sua pubblicazione e pochi erano interessati a conoscere le novità della casa editrice XTRA che lo ha pubblicato, ma è stato divertente, anche per la piacevole compagnia di Vitalski, Dimistri "JangoJim", Jan-Bart(che come molti altri mi consiglia caldamente Braking Bad, che dovrò cominciare a vedere), Tony e Bert.
La visita è durata poche ore (sono quasi stato più in macchina tra andata e ritorno) e lo scopo, a detta stessa di Vitalski, era di farci vedere dall’editore par assicurarci future pubblicazioni (tra cui, spero, l’avventura del Professor Lasson che sto disegnando).
Comunque è stato bello brattare ulteriormente delle copie del libro con i miei disegnini e fare un paio di ritratti a richiesta di due ragazzini, un fratello e una sorella, che stupidamente non ho fotografato. Allego però altri scarabocchi coi quali mi sono divertito quel giorno.

Thursday, 18 August 2011

La sindrome del Milanese

Sono settimane piene di attività.
Ne faccio un breve elenco:
• Preparare due fumetti per due diversi concorsi (fortunatamente avevo del materiale pronto, ma non finito)
• Arredare la camera della piccola in arrivo
• Proseguire il fumetto Prof. Lasson vs. de Weerwolf (titolo provvisorio) con Vitalski
• Preparare una lista di domande e poi porle a diversi consulenti per il progetto “O”
• Produrre alcuni disegni per il progetto Caligari di Fulvio Vanacore.

Ognuna di queste voci richiede che poi io faccia una serie di cose all’atto pratico.
Il mio libro di bozzetti è pieno di scarabocchi che dovrebbero aiutarmi, di fatto ho una mappa mentale di tutto quello che devo fare, il problema è la mancanza di tempo. Ma proprio Fulvio mi metteva in guardia contro la sindrome del Milanese. Si tratta di quello stato di occupazione cronica per cui si continua a dire a tutti che si hanno troppe (o comunque tantissime) cose da fare e che non ci si può mai fermare. Chi sviluppa questo atteggiamento rischia poi nei fatti di combinare poco o niente.
Fulvio non criticava chi ha tante cose da fare, ma chi usa questa nuvola di impegni come schermo per non dover mai fornire alcun risultato. Vuoi fare tante cose? Benissimo, falle! Ma poi non venire a raccontarci che ne hai troppe. A dire il vero credo che Fulvio intendesse (anche) qualcos’altro.
Secondo lui il Milanese con la sindrome in realtà ci gode ad essere sempre così indaffarato. Come se la sua identità fosse solida in proporzione con il numero di impegni sulla propria agenda. C’e una significativa differenza tra l’essere operosi e l’essere oberati.
Quindi faccio voto di essere operoso e di proseguire contento per la mia strada…

Thursday, 9 December 2010

December MiniSessie

Seguitano le "SuperSessioni".
anche se ieri eravamo solo lo zoccolo duro.


Studio Vitalski Dec 2010

Monday, 29 November 2010

Studio Vitalski super-sessie



Per inaugurare ufficialmente il nuovo studio, ho organizzato una "Super-Sessione" da me. Il poliedrico VITALSKIè uno scrittore/cantautore/attore Belga che ho conosciuto grazie a Steven "pezzo di pane" DeRie.

Tra i suoi numerosi interessi, anche i fumetti. Da anni porta avanti il progetto Pierre Lasson (che vedete disegnato per mano dello stesso vitalski qui sopra).
Lasson è uno "studioso di scienze umane", sovente accompagnato da strambi personaggi (La scimmia occhialuta, il principe Miki e via delirando) e osteggiato da ancor più strambi nemici.

Il prossimo settembre dovrebbe vedere al luce Het Vrouweneiland (trd: L'Isola delle Donne) una epopea di duecento pagine che ha coinvolto una cinquantina di disegnatori. Ognuno ha lavorato col proprio stile (tranne me, che non ne ho uno) dando vita ad un caleidoscopio assolutamente inedito.

Questi fumetti vengono realizzati in "Super Sessioni", incontrandosi a grappoli (tre, dieci, venti artisti per volta) ai quali è richiesto di disegnare il più veloce possibile.



Mio figlio Adam ha anche allegramente partecipato.



Qui sopra il trio di artisti presente ieri: da sinistra, in senso orario, BERT LEZY, SERGE BAEKEN (fratello di Vitalski) e il quipresente, affetto da una cifosi andreottiana.



E ovviamente Vitalski, mentre si allena all prossima paternità con il piccolo Adam.



Per vari motivi, Het Vrouweneiland resterà il solo libro realizzato a più mani. Vitalski ha deciso di affidare in futuro una storia a ogni disegnatore.
Qui sotto, oltre alla maldestra pagina che ho prodotto ieri, alcuni studi di Serge Baken, che non ho timore a chiamare il miglior disegnatore fiammingo attivo oggi (vedi anche qui.