Tuesday 18 October 2011

Sigà sigà



Mentre cerco di capire se voglio un iPhone e quale (magari per poter postare più frequentemente), torno sull'argomento dell'ultimo post.

Il proposito della pagina al giorno ovviamente non tiene, ma non me lo rimangio.
La sceneggiatura prosegue, di pagine in progress ne ho già 15 (che poi è il primo "batch" che voglio disegnare proporre in giro), i dialoghi sono più o meno a posto, ma solo tre pagine sono davvero finite.

Ma si prosegue.

Ci sono cose che mi vengono molto facili, come capire di quali immagini ho bisogno e in che ordine, più difficile è cercare di avere un solo scambio di battute per vignetta (e infatti a volte cono cotretto a metterne di più), senza creare sequenze lunghissime (io vorrei che ogni pagina fosse una scena).
Ho capito però che le "pause" (vignette mute dove il ritmo del dialogo o di uno scambio rallenta) sono da usare con parsimonia. Un po' come i primi piani per Kubrick. Ce ne saranno meno di qunto pensavo.

Le voci dei personaggi cominciano a formarsi nella mia testa. Non so se i dialoghi siano particolarmente riusciti ma ho capito che inserendo tensione o conflitto si scrivono molto più facilmente.

Alle volte sembra noioso sceneggiare per se stessi: perché indugiare nella descrizione in prosa di una vignetta che io stesso dovrò disegnare? Ma ho raccolto la sfida e cerco di di farlo in modo preciso ma mantenendo le parole al minimo, un po' come si dovrebbe fare nella sceneggiatura di un film. Come suggerisce Mystery Man, voglio anche evitare a tutti i costi di scrivere "Vediamo" o "Si vede". Trattandosi però una forma narrativa che richiede immagini statiche può diventare un bel rompicapo, specialmente quando la composizione (chi è in primo piano, chi sullo sfondo, chi di spalle) DEVE essere fatta in un certo modo.
Per ora mi riesce, spero che diventi automatico.

Il bel disegno in apertura viene dal Blog di Julian Totino Tedesco.

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