Ri-eccomi.
Inquietudne e preoccupazione.
Ho sognato prima di svegliarmi questa mattina di trovarmi nuovamente a Milano. Ero nella caa dei miei genitori dove sono scresciuto e guardavo fuori dalle finestre della veranda, che per tanti anni sono state per me davvero le finestrew sul mondo di fuori.
C'era la guerra. Colonne di fuoco si alzavano, elicotteri andavano dappertutto e i carri armati pattugliavano le strade, scortando colonne di civili appiedati, tirati fuori di forza dalle loro case.
Non sapevo se fosse un rastrellamento, o se l'esercito era lì per proteggerci da un attacco che a giudicare dalle fiamme era già iniziato. So però che non si trattava dell'esercito del mio paese, ma dell'esercito russo e chi attaccava era l'Afghanistan.
L'Italia era teatro di guerra.
Il mio primo pensiero andò a Laura, come potevo salvare tutte le tavole del fumetto che avevo appena finito, maledizione?!?
Maledii la mia lentezza. Lo avessi finito priaima dell'invasione forse adesso sarebbe tutto al sicuro.
Poi pensai che avrei dovuto avvisare Leen.
Nel sogno era notte fonda, ma pensai che avrebbe preferito sapere da me della sventura, piuttosto che apprenderlo dai telegiornali del giorno dopo.
Al mio risveglio non sono mai stato tanto grato di trovarmi in Belgio.
Le notizie dal mondo rimangono deprimenti, così come le battute del presidente Bush sulla disastrosa situazione in Iraq.
(continua)
Wednesday, 22 August 2007
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